venerdì 8 gennaio 2010

Human Furniture by David Blázquez: il corpo umano come oggetto d'arredo

Il designer spagnolo David Blázquez ha dato una sua personalissima interpretazione del design “umano”, o human furniture, utilizzando in modo quasi artistico, corpi umani nudi come veri e propri pezzi d’arredo e accessori per la casa.
Furniture Fashion ha selezionato queste immagini tra quelle che mostrano i pezzi di design più strabilianti e stravaganti del 2009.
Non si tratta in questo caso di arredamento che cerchi di imitare le linee disegnate dal corpo umano, ma esattamente il contrario.
Il concetto è sorprendente; peccato che rimanga un puro esercizio artistico-stilistico.

Se il Rock è una religione, la pubblicità lo celebra

Dissacrante come solo il buon vecchio rock sapeva essere, questa pubblicità ideata dall’agenzia brasiliana Yeah! Brazil per i corsi di inglese Lexical, pone John (Lennon) Keith (Richards) ed Elvis allo stesso livello dei santi che decorano le vetrate delle cattedrali.
Con uno slogan particolarmente azzeccato, “Rock is Religion. Speak the language of Gods.”, l’agenzia punta sull’uso che tutti gli adolescenti fanno delle proporie lezioni d’inglese, ossia imparare a leggere i testi delle canzoni. E si aiuta con delle immagini, realizzate dall’illustratore Bruno Regalo, che osano ma catturano l’attenzione.

Mouse Mac: 25 anni di modelli Apple

I nostalgici tra voi non potranno che provare un po’ di commozione alla vista di questa galleria di immagini su Flickr tutta dedicata ai mouse della Apple. Era il lontano 1984, infatti, quando usciva sul mercato il Mouse M0100 Beige. Preistoria, verrebbe da pensare oggi, soprattutto a confronto con l’ultimo Apple Magic Mouse del 2009. Le immagini del set sono di Raneko, vero affezionato del marchio di Cupertino.

L'inquietante packaging di R.J.Reynolds


Il gruppo creativo R. J. Reynolds ha ideato un innovativo packaging per sigarette. Sicuramente l’immagine rende l’idea meglio di qualsiasi altra parola, infatti basta dare una semplice occhiata per capire che la creazione è un invito molto poco implicito a liberarsi di uno dei vizi più diffusi. A differenza dei normali pacchetti commercializzati in italia, questo involucro non presenta alcuna scritta inerente ai rischi legati al fumo, proprio perchè il messaggio è efficacemente trasmesso dall’esplicita forma del packaging che risulta essere più eloquente di tante scritte apposte sui pacchetti.
Macraba, banale, o efficace, forse qualcuno rifletterà prima di accendersi un’altra sigaretta. Ovviamente la domanda è un’altra: Una bara fermerà i fumatori? Di sicuro potrebbe essere una soluzione intermedia tra le scritte spauracchio e la campagna anti-fumo lanciata da diversi paesi, quali Canada, Brasile, America e Australia, dove la lotta al fumo è stata affidata a spot che contengono esplicite immagini shock.

MokaLamp e HourPhone di Luca Scarpellini


MokaLamp e HourPhone, come ogni creazione di useDesign, sono prodotti ricavati da oggetti abbandonati o gettati nei cassonetti. In particolare queste due ultime creazioni sono state realizzate a mano da Luca Scarpellini, il quale ha fatto in modo che oggetti abbandonati si lascino alle spalle il loro triste passato rinascendo a vita nuova, più colorata e divertente, in cui solo le forme ricordano la precedente.
In una sorta di opera di salvazione, Luca Scarpellini restituisce agli oggetti usati la dignità perduta nei cadaverici cumuli di scarti abbandonati nei ferrivecchi e nei mercatini delle pulci e li caratterizza col tocco glamour che è anche la firma da sempre di useDesign.

martedì 15 dicembre 2009

NICK BRANDT A BERLINO

Alla galleria Camera Work fino al 16 gennaio 2010, in mostra il nuovo progetto "A Shadow Falls".

Elefante che beve, Amboselis, 2007

Ritratto di due zebre che girano la testa, Ngorongoro crater, 2005

Babbuini di profilo, Nakuru, 2007

Babbuini di profilo, Nakuru, 2007

Giraffe nella luce della sera, Maasai Mara, 2006

PROVOCAZIONI POP

Andrea Francolino usa slogan, marchi e giochi di parole e racconta molte cose attraverso l'ironia alle volte tagliente, a tratti quasi caustica, sicuramente irriverente delle sue opere. Dal 17 dicembre partecipa alla mostra collettiva Social Circus
(galleria Famiglia Margini, Via S. D'Orsenigo 6, Milano)