Colombiano si castra per non tradire
Un contadino 40enne di San Pablo, nel Nord della Colombia, ha problemi sessuali con sua moglie. Ne è molto innamorato ed è anche molto credente. Così, ispirato anche dalle Sacre Scritture, decide di rinunciare a qualcosa di estremamente prezioso pur di restare fedele alla sua consorte.
Luis Alfonso Sanchez è un uomo di profonda fede e mai farebbe un torto alla sua compagna di sempre. Eppure la vita sessuale della coppia non era proprio idilliaca e, nonostante si sia spesso rifugiato nelle parole del Signore, non è riuscito ad emanciparsi del tutto dalla libido che, col passare del tempo, sempre più spesso si imposessava di lui. Così ha preso una decisione netta e radicale: si è castrato. Lo ha fatto in linea con la cultura contadina, per asportarsi i testicoli ha usato una lametta da barba e per la sutura è ricorso allo stesso ago e allo stesso filo che usa per cucire le ferite delle sue mucche e dei suoi maiali. Dopo il coraggioso gesto è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Universitario di Santader dove i medici hanno dovuto curare la grave infezione che gli si è formata nella zona genitale. Nel raccontare alla stampa questo episodio il signor Sanchez ha specificato di averlo fatto per non cedere alle tentazioni del corpo e di avere trovato la forza necessaria nel Vangelo di Matteo "anzi, se la tua mano o il tuo piede ti fa peccare taglialo e buttalo via. Meglio entrare in cielo mutilati o zoppi, piuttosto che finire all'inferno con due mani e due piedi". Questo passaggio lo ha convinto più di quello in cui Matteo cita l’episodio di Gesù che parla della possibilità di perdonare "settanta volte sette".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo468301.shtml?refresh_cens&fontsize=medium
venerdì 11 dicembre 2009
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